Il CasimiroIl Casimiro

Profilo inedito dell’organaro Casimiro Allieri (Bergamo 1848-Cagliari 1900)

Autore: Miro Allieri
Anno: 2000
Pagine: 216
ISBN: 88-87636-05-2
Prezzo: € 18,08
Note: nd

Il profilo biografico del grande organaro Casimiro Allieri, affettuosamemte tracciato dal nipote Miro, diventa occasione per un viaggio all’interno dell’arte organaria italiana dell’Ottocento. Il volume si propone come un’importante documentazione storica, resa ancor più completa da un ricco apparato iconografico.

Recensione

(dall’Unione Sarda  del 15/01/2001)

Da Bergamo a Cagliari: vita di un artista dell’organo.

E’ senza dubbio, lo strumento simbolo della musica liturgica. L’organo ha al suo attivo almeno due millenni di storia, ma continua ad essere al centro dell’attenzione degli studiosi che, nell’analizzarne le vicende, possono ricostruire i mutamenti che hanno percorso tutta la musica europea. Nell’Ottocento italiano, dopo secoli di grande popolarità , l’organo ha condiviso con la musica sacra un giudizio negativo che si è consolidato nel tempo.

Un opinione che negli ultimi lustri, è stata riesaminata anche alla luce della parte non trascurabile che la musica sacra ha svolto nella formazione dei principali autori di quegli anni: Bellini, ad esempio, era diglio e nipote di musicisti di chiesa, nonché allievo di Nicolò Zingarelli che fu, tra l’altro, Maestro di cappella a S.Pietro; Verdi fece le sue prime esperienze come pianista e il suo promo prodotto artistico che ci è pervenuto è tantum ergo. Alla luce di questo cambiamento di rotta acquistano particolare interesse le ricerche che, in questi anni, si svolgono un po’ ovunque sulla “storia minore”: ribaltata l’ottica tradizionale, le periferie sono divenute luoghi di’osservazione e campi di indagine essenziali. Un significativo tassello alla costruzione della storia generale dell’organo ci giunge ora con la pubblicazione di Il Casimiro “Profilo inedito dell’organaro Casimiro Allieri” di Miro Allieri, edito dalla Aipsa Edizioni, incentrato sulla figura di un organaro bergamasco che ha operato a lungo in Sicilia, per poi trasferirsi in Sardegna e negli ultimi anni dell’Ottocento.

Il volume sarà  presentato stasera (alle 18) a Cagliari, nella sede degli Amici del libro. Casimiro Allieri nasce a Bergamo nel 1848 e fin da giovane si dedica all’apprendimento e alla costruzione di organi, affiancando la propria opera a quella della grande casa organaria dei Serassi di Bergamo, con cui collabora per lungo tempo. Trasferitosi a Ragusa per seguire i lavori dell’Organo di S.Giorgio, conduce la succursale della ditta Serassi a Modica, dove realizza numerosi organi tra cui spicca quello monumentale del Duomo di S.Giorgio, che rappresenta uno degli strumenti più pregevoli del nostro Ottocento. Chiamato dal Clero sardo per effettuare dei lavori di riparazione sul piccolo organo della chiesa di S.Eulalia, Allieri si trasferisce a Cagliari nel 1895, pensando ad una temporanea trasferta. Tuttavia le viciessitudini e le difficoltà  del villaggio, aggravate dai problemi legati al trasporto e al trasferimento degli indispensabili macchinari, lo scoraggiano dal proposito di ripetere l’avventura: L’organaro bergamasco decide di vendere la bottega artigiana a Modica e di fissare la propria residenza familiare ed il proprio domicilio lavorativo a Cagliari. L’ambiente isolano, all’epoca, non era povero di tradizioni organarie e poteva vantare una testimonianza di egregi artigiani. Pur non essendo un autoctona tradizione isolana, infatti, tra i secoli XVIII-XIX erano presenti in Sardegna numerosi esemplari di organi di piccole-medie dimensioni, racchiusi in casse-armadio variamente decorate e ornate di portelle. Nel 1898, per i festeggiamenti dedicati a Sant’Eulalia, viene eseguita una nuova messa composta ed eseguita dall’organista titolare Nino Alberti.

Il contributo costruttivo di Casimiro Allieri si dimostra particolarmente prezioso: Alberti suona l’organo più grande della chiesa intitolata al martire barcellonese, che Allieri ha approntato per l’occasione. Sul resto dell’attività  dell’organaro bergamasco nell’Isola, Miro Allieri tenta di fare luce utilizzando tutti i dati in suo possesso, ancorché frammentari. Emerge il profilo di costruire legato alle consuetudini, ma capace di rompere le convenzioni. Casimiro Allieri muore nel 1900 a Cagliari, dove tuttora vive la famiglia che da lui discende e che ne ha raccolto la memoria. Riposa assieme alla moglie nel cimitero di Bonaria.

MYRIAM QUAQUERO