Racconti di donne

Relazioni fra le generazioni

Autore: Autori vari
Anno: 2014
Pagine: 120
Fotografie: b/n
ISBN: 978-88-98692-22-4
Prezzo: € 13,00
Note: Centro di documentazione e studi delle donne di Cagliari*

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La quarta di copertina

I racconti nascono da un concorso letterario dedicato con amore a Luisanna Diana, che ci ha lasciato nel 2012.

Lei amava i racconti. Sapeva leggerli, proporli, ascoltarli, perché  in ogni racconto, anche il più fantasioso e assurdo, c’è una proposta di relazione che va accolta, diceva.

Il libro

Le nostre ragioni di Annalisa Diaz e Nora Racugno

Ricordare Luisanna con un concorso letterario è stato un modo per sentirla ancora presente. La immagino mentre legge i racconti con la sua capacità di interpretare le scritture, distinguere i linguaggi ed esprimere giudizi sui significati. Luisanna è stata una lettrice appassionata ed era capace di trasmettere la sua passione ai giovani che frequentavano il Centro, indirizzandoli nella scelta dei libri che riteneva servissero ad aumentare le loro conoscenze ma fossero anche capaci di proporre messaggi utili alla loro formazione etica.

“Relazioni fra le generazioni”, posto a tema del concorso, ha voluto sottolineare il tratto significativo dello stare al mondo di Luisanna.

La sua casa era sempre frequentata dagli amici dei figli, dai nipoti e per ciascuno di loro esisteva un’attenzione particolare che rendeva Luisanna amata ma anche rispettata da tutti.

Per me non poter più dialogare con Luisanna è la grande perdita di una compagna con la quale è stato possibile vivere la politica e la vita quotidiana con la profondità di un rapporto che non cedeva alle nostre insicurezze perché convinte che insieme, noi e le altre, avevamo conquistato il mondo.

L’introduzione di Giovanna Caltagirone

La pubblicazione dei racconti che hanno partecipato al concorso letterario Racconti di donne: le relazioni fra le generazioni, indetto dal  “Centro di documentazione e studi delle donne” di Cagliari, in memoria di Luisanna Diana, protagonista della Storia delle donne in Sardegna e socia fondatrice della “Libreria delle donne” e dello stesso “Centro”, è  un’occasione  propizia per ripensare ai forti nessi che, fin dal suo primo affermarsi nella seconda metà del secolo scorso, strinsero la nuova politica delle donne a tutte le forme comunicative atte a dare voce al silenzio storico femminile, fra queste  la letteratura, sia nel suo secolare rapporto con le donne come oggetto, soggetto e referente privilegiato, sia come rinnovata scommessa sulle donne creatrici e esegete di testi letterari. La scelta tematica proposta: le relazioni fra le generazioni voleva essere immagine riflessa della speciale arte della comunicazione e della relazione che la nostra compianta compagna Luisanna praticava mirabilmente proprio nel rapporto con le donne, altre per età e per diverse altre componenti. A conferma di quanto intimamente capisse e vivesse quella che appare una questione centrale nella costruzione del nesso fra le donne e il mondo, in quanto permette di contemplare la gamma infinita dei rapporti fra i generi (maschile e femminile e delle donne fra loro), raccontandoli attraverso il filtro, sincronico e diacronico, dei rapporti generazionali, così come si vivono nel tempo presente, come sono stati concepiti nel passato e come si sono trasformati.

Il Concorso rappresenta la prima fase del progetto: “Le generazioni si incontrano nella letteratura: le donne  e il mondo”  che  si radica nella tesi, ormai largamente   studiata e diffusa, che la scrittura abbia rappresentato storicamente, per le donne, un importante spazio emancipativo e di costruzione identitaria, con conseguenze sociali e di costume che oltrepassano i pur considerevoli risultati artistici. L’obiettivo di questa prima fase del progetto è quello di rintracciare, attraverso il discorso letterario, le modalità con cui il presente si radica nella memoria  e nella tradizione,  e diventa laboratorio di innovazione e costruzione di rapporti sociali capaci di migliorare l’esistenza individuale e  collettiva di donne e uomini. Per la rilevanza assunta dalla scrittura “di genere” nei canoni letterari nazionali e internazionali, l’intenzionalità del concorso era strumentale a dare visibilità sia ad espressioni letterarie  con  valore stilistico ed espressivo, sia a problematiche di interesse sociale e culturale.

Tutti i racconti pervenuti vengono pubblicati perché desideriamo dare a questa prima edizione un carattere non competitivo ma di testimonianza e di incontro. Salvo alcune eccezioni, questi racconti non sono particolarmente innovativi sul piano linguistico e narrativo ma  quasi tutti mostrano un aspetto che certo li accomuna alle grandi scoperte della narrativa novecentesca: la narratrice e il lettore si trovano di fronte al testo come di fronte alla realtà: non ci sono semplificazioni e formule che la spieghino. Vengono praticate diverse modalità narrative: realistica, umoristica, fantastica ma tutte presentano personaggi che si situano al centro di un mondo la cui totalità sfugge e in niente altro  si rivela se  non in frammenti, lacerti,   illuminazioni che pure salvano e danno forza e conoscenza al personaggio.

I risultati che qui riportiamo, ora tracciati con abile tecnica narrativa, ora ingenuamente volti all’espressione diretta dei sentimenti, senza la mediazione della specificità espressiva letteraria, pure nell’intenzionalità e nell’entusiasmo del raccontare e del comunicare, sempre confermano la volontà di proiettare il privato in una dimensione collettiva e condivisibile, aperta alla solidarietà e alla pietas, l’offerta generosa della memoria che, come è proprio del genere racconto, si spoglia della sua limitatezza per assurgere all’universale se non al metafisico:  la vitalità e la forza di questi racconti, di nuovo, testimoniano la generale finalità della scrittura: per non soffrire e per non morire.

L’indice

Le nostre ragioni – Annalisa Diaz e Nora Racugno
Introduzione – Giovanna Caltagirone
La giuria

I racconti

La memoria colorata – Lisa Elisa
Porta i miei occhi alla fontana dei salici – Franca Cherveddu
Pasqua 1962 – Livia Medda
Fiori, basilico e cuore – Mirella De Cortes
L’amaro caldo – Rafaela Solinas
Il gioco di Castello – Isabella Fois
Pibiristus – Franca Todde
Il giorno che a Giuseppina si spaccò il cuore – Barbara Lisci
Il viaggio di Lena – Maria Teresa Arba
Visita a mia nonna – Amina Boyahia
Pagine di diario segreto – Raffaella Stellione
L’antifascismo da madre in madre – Bastiana Madau
Senza parole – Francesca Agus
La sala degli specchi – Maria Luisa Boi
La finestra dall’inferriata blu – Amina Boyahia
Preghiera alla mia mamma – Pietrina Deias
Era una ragazza di 27 anni – Maria Concetta Dedoni
Accidenti! – Laura Ficco
In un’altra epoca – Susanna Furcas
Che bella che sei – Rosella Monni
Ci lega un filo morbido – Lucia Orrù
Nove mesi, sei giorni e qualche manciata di ore – Gabriella Tuveri
La canzone francese – Maria Paola Varotto

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*Il Centro di documentazione e studi delle donne apre al pubblico nel 1986 con una biblioteca specializzata, quando la Libreria delle donne chiude la sua attività.
Il Centro raccoglie la documentazione sulla storia, il pensiero e la politica delle donne. Possiede un archivio storico riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Opera nella formazione, nell’organizzazione di laboratori, convegni, mostre, seminari, e nella presentazione di libri e riviste.