Studi, ricerche e contributi storiografici sulla Sardegna contemporanea

Autore: Martino Contu
Anno: 2012
Pagine: 304
ISBN: 978-88-95692-66-1
Prezzo: € 18,00
Note: 10° anniversario Edizioni del Centro Studi SEA (2002-2012) – Foto di copertina: Montevecchio di Stefano Silanus

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Il libro

Il volume propone 9 saggi di cui due inediti, sulla storia delle miniere in Sardegna, sull’emigrazione sarda all’estero e sul movimento sindacale isolano in età  contemporanea attraverso la valorizzazione di fonti pubbliche e private sia italiane che straniere, in gran parte inedite o poco conosciute.

La prefazione di Giampaolo Atzei

Dieci anni di ricerche e pubblicazioni che hanno raccontato la storia e la società  degli ultimi secoli, nella prospettiva di una Sardegna centro di relazioni nel cuore del Mediterraneo. Questa, in estrema sintesi, la traccia lasciata nell’ultimo decennio da Martino Contu e dal Centro Studi SEA, da lui fondato a Villacidro assieme ad altri coraggiosi ricercatori nel dicembre 1998, e di cui è testimonianza il libro Studi, ricerche e contributi storiografici sulla Sardegna contemporanea.

Da quel lontano dicembre, importanti obiettivi hanno scandito le tappe evolutive di un progetto nato nella Sardegna sud-occidentale alla fine dello scorso secolo, quando il declino del comparto mineroindustriale

era già  un dato consolidato, pronto per analisi e riflessioni che il Centro Studi SEA avrebbe presto prodotto. Un primo importante esito di tale analisi fu il libro “Storia del movimento sindacale nella Sardegna meridionale”, un lavoro che, sebbene non pubblicato dal Centro Studi SEA ma opera dei suoi ricercatori, ha segnato una pietra miliare nella storiografia del movimento operaio sardo.

Ma non solo di miniere e industria si sono interessati Martino Contu e il Centro Studi SEA, allargando lo spettro della loro ricerca all’antifascismo, sardo e internazionale, con uno sguardo ispirato e attento al tema del fuoriuscitismo regionale e alla drammatica eredità  della barbarie nazista, emblematicamente riassunta nella mesta pagina della strage delle Fosse Ardeatine, dove furono trucidate 335 persone, tra cui 9 sardi.

Più recentemente, sono state condotte nuove ricerche sulla chiesa locale e sul complesso fenomeno dell’emigrazione e dell’immigrazione tra l’Isola e le Americhe, proponendo analisi statistiche sulla particolare realtà  del Medio Campidano e il recupero di una storia che è minima solo per definizione, diventando storia di popoli e masse, ovvero la ricostruzione dei percorsi singoli e familiari degli emigrati sardi oltre l’oceano, specialmente in Argentina e Uruguay.

In questo ricco quadro di ricerche e stimoli culturali, Martino Contu si è ritagliato, con sacrificio e dedizione, un ruolo vario e articolato.

Promotore del Centro Studi SEA, con questo libro dall’esauriente titolo, egli propone uno spaccato puntuale dei dieci anni di attività  editoriale sia personale che dell’istituto da lui diretto, a partire dalle

prime ricerche sul comparto minero-metallurgico sardo, sino a quelli più recenti, quando l’affezione e l’impegno mostrata verso la lontana Banda Oriental dell’Uruguay gli sono valsi la nomina quale Console

onorario a Cagliari di quella Repubblica sudamericana.

Proprio questo legame, intimo e familiare con la terra natia e quella eletta, traspare sin dalla prima parte del volume, dedicata all’industria del sottosuolo, e di cui si propongono estratti di carteggi e studi originali che, oltre il dato economico e industriale delle miniere sarde, sottolineano il carattere e la presenza internazionale della Sardegna proprio grazie alla fitta trama tessuta nel loro nome. Egualmente segnato da una profonda

partecipazione personale al sentimento antifascista, vissuto da Martino Contu nella sua dimensione privata come impegno civile e politico oltre la mera ricerca storiografica, è il contributo offerto con i saggi sull’emigrazione ed emigrazione antifascista all’estero inseriti nella seconda parte del volume. Nella terza parte del libro emerge, invece, la riflessione sulla riconversione di un mondo del lavoro dominato dal

modello di sviluppo industriale, letta attraverso la storia di un importante sindacato di categoria quale la Fiom-Cgil e un contraddittorio attore pubblico quale è stata l’In.Sar.

La conclusione del volume, con la quarta parte dedicata al resoconto operativo del Centro Studi SEA in questo primo decennio di pubblicazioni è certamente un doveroso omaggio al lavoro svolto e alle tante energie spese dai ricercatori del Centro di ricerche di Villacidro. Oltre che un omaggio, però, questo lavoro vuole essere, soprattutto, un augurio e un sollecito perché questo primo bilancio decennale possa essere arricchito da nuove tracce e nuovi contributi alla ricerca storiografica regionale e nazionale, grazie pure alle modalità  offerte da nuovi strumenti di diffusione delle conoscenze, quali il web, di cui è felice esempio la rivista digitale «Ammentu. Bollettino Storico, Archivistico e Consolare del Mediterraneo», ultima nata nella prodiga famiglia del Centro Studi SEA.

Giampaolo Atzei
Vice presidente del Centro Studi SEA

L’indice

Prefazione di Giampaolo Atzei
Introduzione

PARTE I
Attività  estrattiva, concessioni minerarie e imprenditori dell’industria del sottosuolo
La concessione mineraria della società  Nieddu – Durante di Cagliari (1721-1741)
Il carteggio Léon Gouin – Quintino Sella custodito nell’Archivio “Sella” di Biella (1854-1882)
L’interesse dell’Uruguay per le miniere della Sardegna in un inedito documento dell’Archivo General de la Nacià³n di Montevideo (1865)
Dall’interesse dei viaggiatori inglesi per le miniere della Sardegna alle società  d’oltre Manica per lo sfruttamento delle risorse minerarie dell’isola. Cenni sul ruolo delle compagnie della famiglia Brassey
Bibliografia

PARTE II
Fonti dell’emigrazione ed emigrazione antifascista all’estero
L’emigrazione all’estero dai comuni di Guspini, Sardara e Collinas nei primi anni del Novecento attraverso le fonti comunali. Spunti per una ricerca
Giovanni Meloni: un social-comunista del centro minerario di Guspini divenuto il sarto di Albert Einstein a New York
L’emigrazione antifascista sarda in Corsica e la partecipazione dei sardi dell’àŽle de Corse alla guerra di Spagna
Bibliografia

PARTE III
Fiom – Cgil e In.Sar S.p.A. tra politiche per la difesa dell’industria chimica e misure a sostegno dei lavoratori espulsi dal processo produttivo
L’attività  congressuale della FIOM regionale e territoriale di Cagliari e le iniziative sindacali per rallentare la crisi dell’industria chimica (1970-2001)
Le iniziative di IN.SAR S.p.A. a sostegno dell’occupazione (1981-1997)
Bibliografia

PARTE IV
I Cataloghi dei lavori editi dal Centro Studi sulla Sardegna e sui rapporti storici, culturali, sociali ed economici con l’Europa e l’America Latina
Il Catalogo delle pubblicazioni del Centro Studi SEA di Villacidro
Indice degli Autori
Il Catalogo delle ricerche pubblicate con altre Case Editrici
Indice degli Autori

Il Centro SEAS

Nel 2002, mons. Giovannino Pinna e un gruppo di giovani ricercatori, proveniente in gran parte dalla Facoltà  di Scienze Politiche dell’Università  di Cagliari e che collaborò con la rivista «Bollettino Bibliografico e rassegna archivistica di studi storici della Sardegna» diretta dal prof. Tito Orrù, fondarono la Casa editrice Centro Studi SEA dell’omonimo Centro di ricerche costituitosi a Villacidro nel dicembre del 1998.

Nell’arco di un decennio i ricercatori del Centro hanno condotto numerose indagini sulla storia della Sardegna e dei suoi rapporti con altre realtà  del bacino del Mediterraneo e delle sue propaggini atlantiche, pubblicando 30 lavori scientifici con la propria Casa editrice e 5 altri lavori con Case editrici nazionali e internazionali, nonché fondando la rivista digitale «Ammentu – Bollettino Storico, Archivistico e Consolare del Mediterraneo».

Il libro propone 9 saggi, di cui 2 completamente inediti, sulla storia delle miniere in Sardegna, sull’emigrazione sarda all’estero e sul movimento sindacale isolano in età  contemporanea attraverso la valorizzazione di fonti pubbliche e private sia italiane che straniere, in gran parte inedite o poco conosciute.