Il duomo sfregiato

Dal 1902 al 1930 la Cattedrale di Cagliari senza facciata

Autore: Vittorio Scano
Anno: 2023
Pagine: 90
ISBN: 979-12-81352-07-0
Prezzo: € 14,00
Formato: 15×21
Note: -

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Dalla quarta di copertina

Un giorno della prima decade di agosto 1901 quando Cagliari contava circa 50 mila abitanti: alcune lastre marmoree si staccarono dalla facciata della nostra Cattedrale e toccarono terra con gran fracasso. Quell’episodio colpì l’ing. Scano che all’epoca dirigeva il Regio Ufficio per la Conservazione dei Monumenti, antenato dell’attuale Soprintendenza dei Beni Culturali, e gli fece balenare nella mente l’ipotesi che fosse possibile demolire l’intera facciata barocca realizzata intorno al 1703 e automaticamente riportare alla luce il prospetto originario conferito oltre sette secoli prima dai pisani. Si trattava sicuramente di un azzardo perché al riguardo non esistevano certezze.

La sua tesi, sebbene duramente contrastata, venne accolta e i lavori ebbero inizio. Ma, purtroppo, una volta rimosse le lastre marmoree, l’intera facciata esibì uno stato desolante: superficie informe, scabra e punteggiata di fori. Per Scano una cocente sconfitta.

Questo non è che l’inizio di una vicenda durata circa tre decenni e conclusa il 28 ottobre 1930. Quel giorno, infatti, nel corso di una solenne cerimonia, venne inaugurata la facciata attuale sicuramente fascinosa ma, come ha scritto nella rivista “Almanacco di Cagliari” (edizione 1995) lo storico dell’arte Salvatore Naitza, «era un’invenzione neoromanica».