Scettro d’oro o dominio di ferro? Le armate della fantasia

Una rilettura di J.R.R. Tolkien

Autore: Florio Scifo
Anno: 2014
Pagine: 120
ISBN: 978-88-98692-11-8
Prezzo: € 13,00
Note: Formato 15×21 – Inaugura la Collana Master/Juvenilia, dedicata ai giovani under 30

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La quarta di copertina

Lo scopo della Letteratura Classica è univoco: far sì che il lettore – o, nel caso delle rappresentazioni teatrali, lo spettatore-ascoltatore attento – assuma in sé qualcosa di ciò che ha letto o sentito e che questo quid contribuisca a renderlo una persona migliore. Con questa proposta di rilettura, il giovane Florio Scifo ha voluto riaffermare, al di là di qualsiasi critica, come l’opera di J.R.R. Tolkien abbia totalmente le caratteristiche proprie di un classico della letteratura.

La prefazione

Invito alla lettura

Il breve saggio dell’autore, studente della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche dell’Università Pontificia Salesiana, intitolato “Scettro d’oro o dominio di ferro? Le armate della fantasia”, si legge con interesse, profitto e gusto. Anzitutto, con interesse: la rilettura che egli traccia dell’opera del noto scrittore inglese ci introduce alla conoscenza di pagine di autentica ed originale letteratura, che arricchiscono il bagaglio culturale di chi coltiva le Humane Litterae. In secondo luogo, il saggio si legge con profitto perché, messi a contatto con le narrazioni di Tolkien, grazie all’interpretazione globale fornita dal giovane Scifo, siamo indotti ad alimentare un pensiero “forte”, affrontando le domande fondamentali dell’esistenza, e a diventare migliori, affinando la nostra sensibilità etica. Infine, il saggio si legge con gusto perché le riflessioni del giovane autore sono esposte con chiarezza e ordine, e i lettori stessi, a mano a mano che scorrono questo saggio, sono contagiati dalla simpatia che Scifo prova per Tolkien e che lo ha condotto a studiarlo con serietà.

Colpisce, infatti, la padronanza con cui il nostro autore si muove nell’universo di Tolkien. Ne ha letto le opere e di esse fornisce una sintesi puntuale. Propone le sue linee interpretative attingendo all’epistolario dello scrittore inglese e alle interviste da lui rilasciate per spiegare autorevolmente “Tolkien con Tolkien”. Non gli sono ignoti gli studi su questo narratore, citati rigorosamente nelle note a pie’ di pagine e nella bibliografia conclusiva.

Quali sono, dunque, le tesi fondamentali esposte in questo breve saggio? Sono due. La prima: Tolkien ha creato un “genere letterario” inedito e piacevole, “il racconto mitologico contemporaneo”, favole per adulti della nostra epoca; la seconda: per imbastire le sue narrazioni, Tolkien attinge a simboli e messaggi della mitologia classica, greco-romana, del patrimonio folcloristico nordico-medievale, e, soprattutto, della letteratura biblica. In forza di questa interpretazione, Scifo ci fornisce di Tolkien un ritratto avvincente: un uomo di formazione umanistica e vasta cultura, un credente convinto e animato da un soffio apostolico, che, attraverso la piacevolezza dei suoi racconti, comunica un messaggio impegnativo per gli uomini del nostro tempo investendoli della responsabilità di combattere il male, tragica possibilità che sfida la libertà, e di scegliere il bene, sorretti dalla speranza che Dio solo può garantire.

L’opera di Tolkien, alla cui diretta conoscenza ci rimanda questo saggio interpretativo, si rivela così una “buona lettura” per gli uomini del nostro tempo, soprattutto i più giovani, che sono minacciati dalla “dittatura del relativismo”, ove bene e male si dissolvono nell’arbitrarietà della “società liquida”, e sono deprivati dell’educazione umanistica che aiuta gli animi ad amare la libertà, a cercare la verità, a percorrere i sentieri della bellezza che conducono a quel Dio, oggi tragicamente combattuto dal secolarismo laicista, con il risultato di rendere il mondo disumano.

Per questo motivo, non solo apprezziamo il generoso tentativo di Tolkien nell’aver creato un genere letterario così originale, ma siamo pure grati a Scifo Florio per la sua appassionata lettura ed interpretazione.

don Roberto Spataro
Docente di Letteratura Cristiana Antica Greca (Università Pontificia Salesiana)
Segretario della Pontificia Academia Latinitatis