Antonio Romagnino, laureato in lettere, ha insegnato italiano e latino nel Liceo Classico “G.M. Dettori” di Cagliari. È stato combattente in Africa settentrionale e prisoner of war negli U.S.A. Inizia l’attività  pubblicistica negli anni Trenta, collaborando a Sud Est di cui è stato redattore-capo, e l’ha ripresa nel dopoguerra collaborando a Rivoluzione liberale di cui pure è stato redattore-capo.

Collabora a L’Unione Sarda e a riviste letterarie. Fondatore di Italia Nostra in Sardegna, ne è stato presidente regionale e consigliere nazionale. È subentrato nella presidenza degli Amici del Libro al fondatore Nicola Valle.

Ha scritto i volumi Cagliari Marina, Cagliari Castello, Torri e mari, Giorni e stagioni, Farfalle ed altro, Passeggiate cagliaritane, Chicchi di melagrana e, con la figlia Ludovica, la Guida di Cagliari.

Ha curato I cagliaritani illustri e Artisti sardi di Remo Branca, e con Umberto Allegretti Poesie di Luigi Crespellani. Il suo genere letterario preferito è il «frammento», che è, insieme, racconti, memorie, pensieri, e che lui chiama montalianamente «cocci di bottiglia». Anche a questo genere si riallaccia il suo ultimo libro: La mano sul mento.

Per Aipsa Edizioni ha pubblicato nel 2000 Epigrammi di Stefano e, nel 2002, il seguito Né morsi, né carezze.