Governare un Ateneo

Segretari e archivisti al servizio della Regia Università di Cagliari

Autore: Eleonora Todde
Collana: La Memoria Ritrovata ( vol. 8 )
Anno: 2016
Pagine: 190
ISBN: 978-88-98692-46-0
Prezzo: € 20,00
Note: –

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Il volume

Il volume presenta l’edizione del repertorio dei fascicoli della Segreteria dell’Ateneo di Cagliari dal 1863 al 1903, attualmente conservati presso l’Archivio storico universitario. Questo importante strumento testimonia l’attività di gestione dei documenti ed evidenzia l’attenzione dell’amministrazione verso la conservazione della propria memoria. L’edizione è preceduta da un’introduzione sul funzionamento della Segreteria universitaria di Cagliari, dal 1764 ai primi anni del Novecento, ed è corredata da immagini, tavole e indici. Precede il tutto una prefazione di Cecilia Tasca.

Indice generale

[1 ] Presentazione
[7 ] Nota storica
[15 ] Introduzione
[43 ] Nota archivistica
[45 ] Sigle e abbreviazioni
[47 ] Documenti
[49 ] Elenchi delle pratiche dal 1863 al 1879
[149] Carteggio non compreso negli “Elenchi delle pratiche dal 1863 al 1879”
[155] Indice dei nomi
[161] Indice dei luoghi
[162] Indice delle tavole e delle illustrazioni
[163] Illustrazioni

Dalla Nota storica

(Cecilia Tasca, Vincenzo Dessì Magnetti, Segretario ‘storico’ della Regia Università di Cagliari)

Sono trascorsi oramai trent’anni da quando Giancarlo Sorgia, nel dare alle stampe il volume Lo Studio generale cagliaritano. Storia di una Università, inaugurava una nuova stagione di studi sulla storia del nostro Ateneo. Fu il Rettore Alberto Boscolo a proporre durante il suo mandato l’opportunità di scrivere una storia dell’Università cagliaritana, seguito da Giuseppe Aymerich e Duilio Casula, sempre interessati e partecipi al completamento dell’opera.

«Il lavoro di ricerca non fu facile, talvolta fu addirittura problematico, specie per le condizioni dell’Archivio storico dell’Ateneo che, uscito in qualche misura senza gravi danni dalle vicende belliche e dai trasferimenti connessi con lo sfollamento della città, risultava spesso indisponibile anche a guerra finita per il necessario susseguirsi dei lavori di ripristino e di adattamento del Palazzo Belgrano».

Nonostante le difficoltà, il lavoro fu compiuto con l’aiuto prezioso di Presidi, Direttori e singoli docenti e,  soprattutto, grazie alle annotazioni e alle copie di antichi documenti realizzate nel corso di vari decenni dal dott. Pietro Leo, Direttore Amministrativo dell’Ateneo fino ai primi anni Cinquanta e successivamente «uno dei più apprezzati Sindaci della Città».

Il Prof. Sorgia operò la scelta di evitare toni esaltanti e celebrativi, affinché «meglio risultasse il susseguirsi delle vicende storiche, delle speranze alternate a delusioni, della cosciente e silenziosa opera degli uomini che, a diverso titolo e a diversi livelli, servirono all’Università». Una scelta che, insieme alla dedica ideale della propria opera «a quanti hanno operato con impegno dal secolo XVII ad oggi per questo nostro Ateneo, ma anche a quelli che lo faranno nel futuro», lo pone quale precursore, in terra sarda, di quella corrente di studi oggi nota come “storia sociale degli Archivi” che – nel metterne in luce il lato umano e personale – «studia gli individui che hanno raccolto, conservato e classificato certi tipi di documenti e per quali ragioni, rendendoli disponibili a quale tipo di fruitori, dal signore medievale fino agli storici contemporanei» . […]

Dall’Introduzione

(Eleonora Todde)

Lo Studio generale veniva istituito a Cagliari nel 1626: le Facoltà erano le medesime delle altre Università della Corona d’Aragona e i titoli conseguiti dovevano avere lo stesso valore di quelli spagnoli. Con le Costituzioni del primo febbraio si normalizzava la struttura organizzativa e di governo, la composizione del corpo accademico, stabilendo docenti e insegnamenti che avrebbero avuto luogo nella nuova Università.

Nonostante l’accordo tra gli Stamenti militare ed ecclesiastico e il Comune di Cagliari, solamente quest’ultimo versava i contributi di sua competenza per il mantenimento dello Studio generale. I contrasti tra il Comune e l’Arcidiocesi, in aggiunta ai gravi problemi economici causati dalla crisi del 1682 che portavano l’incameramento dei beni delle Università da parte della Corona spagnola, causavano una brusca frenata nel definitivo avvio dello Studio generale.

Solamente con l’arrivo dei Savoia e la nomina del Ministro Giovanni Battista Bogino3 anche l’Academia calaritana si inseriva in una serie di importanti riforme del Regno di Sardegna e, all’interno dei cambiamenti dell’istruzione superiore, l’Università veniva “rifondata” con le Costituzioni del 28 giugno 1764.

Si è pensato di affrontare il tema dell’organizzazione delle Segreterie universitarie, della gestione documentale e dell’organizzazione degli archivi a seguito dell’inserimento dell’Ateneo di Cagliari all’interno del complesso sistema dell’istruzione del Regno di Sardegna, scegliendo come punto di partenza la riforma di Vittorio Amedeo II e le Costituzioni dell’Università di Torino del 1720. Vedremo, infatti, che saranno proprio le Costituzioni torinesi il riferimento utilizzato per la ricostituzione dell’Università di Cagliari e, successivamente, di quella di Sassari. […]

La collana

La Memoria Ritrovata nasce dalla convinzione che il terreno d’esplorazione documentaria relativo alla storia sarda debba essere significativamente allargato, comprendendo non solo quegli archivi di cui già si conosce l’importanza per la storia sarda (come l’Archivio di Stato di Torino e l’Archivio della Corona d’Aragona, ma anche procedendo a ricerche sistematiche in altri archivi italiani e stranieri sotto questo aspetto quasi inesplorati. La Memoria Ritrovata è una collana che si propone sia di presentare i risultati delle ricerche documentarie di un gruppo di studiose e studiosi che fanno riferimento al Dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni e al Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università degli Studi di Cagliari, sia di integrare il catalogo generale del patrimonio culturale della Sardegna, promuovendo la raccolta e lo studio di materiali relativi alla tradizione orale e di materiali iconografici. […]