Cantami di questo tempoCantami di questo tempo
Poesia e musica in Fabrizio De Andre’

A cura di: Andrea Cannas, Antioco Floris, Stefano Sanjust
Anno: 2007
Pagine: 336
ISBN: 978-88-87636-97-0
Prezzo: € 22,00
Note: Illustrazioni

Dalla presentazione

«Questo volume raccoglie i materiali elaborati intorno al convegno dedicato a Fabrizio De André, che ha avuto luogo a Cagliari nel giugno 2003, su iniziativa dell’associazione culturale Portales e del Dipartimento di Filologie e letterature moderne dell’Università  di Cagliari. L’interesse espresso nei confronti della manifestazione, in particolare da parte del pubblico più giovane, ci ha incoraggiato a proseguire il lavoro con la pubblicazione dei testi. […]

La grande passione nei confronti dell’opera di De André ci ha spinto a realizzare questo progetto, ma è il valore artistico della sua opera che, ovviamente, ha motivato la nostra iniziativa. Il fatto che una buona canzone nasca dal felice connubio di testi e musica ci ha consentito di allacciare un proficuo dialogo tra varie forme di espressione artistica e di coinvolgere studiosi di varie discipline, segno di approcci differenti all’universo della comunicazione. Nella prima sezione, Orizzonti, curata da Andrea Cannas, vengono presentati gli scritti che trattano in generale il rapporto tra canzone, letteratura e utopia in Fabrizio De André. Negli interventi trovano spazio e si intersecano le forme dell’antiepopea deandreiana, il rapporto dialettico fra amore, guerra e morte, la tensione, ricorrente in tutta l’opera, verso problematiche proprie dell’immaginario anarchico, l’uso dei dialetti come strumento privilegiato per rappresentare le istanze degli ultimi come contestazione della lingua dell’impero.

Oltre i temi più generali, ma sempre in relazione al legame esistente tra l’opera di Fabrizio De André e la letteratura, nel senso più ampio del termine, l’attenzione si è quindi focalizzata su album, singoli brani o specifiche problematiche dell’immaginario che intorno alla sua figura è andato definendosi in quarant’anni di attività . Fertile terreno di indagine – nella sezione Percorsi curata da Antioco Floris – sono stati in particolare Non al denaro non all’amore né al cielo, La domenica delle salme, La buona novella, Genova, il rapporto con Brassens. Fabrizio De André rivela un gusto e una cura particolare per gli adattamenti di testi e le interpretazioni che contestano la storia ufficiale: l’universo anarchico tratteggiato da Georges Brassens ritorna carico di un nuovo vigore; Non al denaro non all’amore né al cielo, tratto da alcune poesie dell’Antologia di Spoon River di Lee Masters, affronta il tema dell’incomunicabilità  tra gli uomini raccontato da chi ha già  consumato la propria esperienza terrena: i morti della ”˜collina’.

Non sono mancati i riferimenti a quel forte nucleo di canzoni che svelano il legame fra De André e la Sardegna, la terra nella quale l’artista genovese ha scelto di trascorrere una parte della sua vita e dove ha vissuto, insieme alla compagna Dori Ghezzi, il dramma del sequestro, che pure ha avuto una sua sublimazione in canto (Hotel Supramonte). Soprattutto l’isola cui De André ha saputo dar voce, cantandone la preziosa marginalità  che, con un paradosso dello spazio e del tempo, rende affini i sardi agli indiani d’America.

La terza parte del volume, curata da Stefano Sanjust e intitolata Variazioni, esplora la componente sonora, mettendo a fuoco alcuni aspetti di De André musicista: i legami con la tradizione musicale italiana, le contaminazioni con le altre culture, le caratteristiche del timbro della voce, oltre a presentare la testimonianza di Mauro Pagani, musicista polistrumentista, che ha lavorato per oltre un decennio con l’artista genovese.

In definitiva si è cercato di offrire un panorama che permettesse un approccio variegato alla corposa discografia di De André, proponendo una molteplicità  di punti di vista espressa da chi ha dapprima collaborato alla realizzazione del convegno e poi al complesso dei lavori qui raccolti.»

Indice

Presentazione

SALUTI
Giulio Paulis, Preside della Facoltà  di Lettere e Filosofia di Cagliari
Giovanni Pirodda, Presidente dell’Associazione Culturale Portales
Dori Ghezzi

ORIZZONTI
Jean Guichard, Amore, guerra e morte nelle canzoni di Fabrizio De André
Andrea Cannas, Utopia e il cinghiale laureato in matematica pura
Antioco Floris, Non ci sono poteri buoni
Claudio Cadeddu, Fabrizio De André e gli ultimi
Filippo Davoli, Suonare ti tocca
Antonello Zanda, La lingua nomade dell’emozione

PERCORSI
Gonaria Floris, Amistade e Disamistade
Simonetta Salvestroni, De André, gli autori russi e il mondo contemporaneo
M. Giovanna Turudda, Una città  da cantare
Pascal Cordara, Fabrizio De André e Georges Brassens
Santa Boi, Ruin the Sacred Truths
Ettore Cannas, Cantare i vangeli
Stefano Sanjust, Il ”˜suonatore’ Jones: l’unico che con la vita avrebbe ancora giocato
Piero Mura, Un pettirosso da combattimento

VARIAZIONI
Franco Fabbri, Fabrizio De André musicista
Mauro Pagani, Lavorare con Fabrizio
Ignazio Macchiarella, Echi d’altre tradizioni musicali
Marinella Ramazzotti, Mille e una voce

Indice dei nomi
Bibliografia essenziale

Recensioni
26 giugno 2007 – Unione Sarda
26 giugno 2007 – Il Giornale di Sardegna
ottobre 2007 – SARDInews